LESSICO DI UNA STRAGE

testo, regia, scelte musicali Pietra Selva

con Raffaella Tomellini, Diego Casali e con Gruppo Camaleonte assistente alla regia Josette Cossu, violino Elena Gallafrio, luci Agostino Nardella, fonico Matteo Nigrotti, foto di scena Stefano Roggero

produzione Associazione Libera, ORME, VIARTISTI 2.0 CAMALEONTE

Locandina
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Esiste un “lessico” delle stragi? Parole che possano restituire la densità emotiva e di senso di quanto
è accaduto? I crateri, aperti dal tritolo, sono voragini di dolore e di vergogna per non averli impediti,
ed è arduo trovare parole che non risultino stonate e retoriche. Eppure è, anche, un formidabile
patrimonio di parole, semplici, nette, “partigiane”, il lascito dei martiri di quelle stragi: veggenti
inascoltati.
Sarà la figura di Cassandra, anch’essa veggente, profeta inascoltata, a tessere un dialogo con quei
martirti, a evocare le “maschere” di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Paolo Borsellino, Rita
Atria, a consegnarci una visione che, da quelle ceneri, possa, anche, condurci a un riscatto.
Un coro di cittadini, di antica memoria, percorre la scena come fosse il bordo di quei crateri: danza,
confligge, manifesta, si ritrae, si chiude nel silenzio.
Un vecchio e stanco Tiresia avanza, alla fine, con l’ultimo dono. Echeggia, mentre la luce si ritrae, la
voce di Cassandra con le parole della poetessa Wislawa Szymborska a ricordarci che la parola in
teatro è mitopoietica, e che, nell’esperienza collettiva della rappresentazione, ne sperimentiamo il
carattere complesso, simbolico. In teatro la parola è autentica perché nel gioco della scena espone
tutte le sue maschere.

Lo spettacolo ha debuttato al Teatro Carignano di Torino nel 2022 in occasione del Trentennale delle Stragi di Capaci e Via D'Amelio con la presenza in scena del dott. Giancarlo Caselli. L'apertura della serata è affidata al quartetto d'archi Euterpe del Conservatorio di Torino e al termine gli interventi di Maria José Fava, di Libera Piemonte, Salvo Palazzolo, giornalista de La Repubblica, Davide Mattiello, consulente della commissione parlamentare antimafia.

Lo spettacolo è stato successivamente replicato al Teatro Gobetti di Torino nel 2023 con la partecipazione della violinista Elena Gallafrio, all'interno delle manifestazioni del 21 marzo organizzate da Libera Piemonte.

 

 

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