in occasione del Giorno della Memoria
La Compagnia Viartisti si rivolge alla poesia pacata e severa di Primo Levi, gentile e sommessa come la sua voce che qualcuno di noi ha avuto il privilegio di udire e di conservare nell’animo accanto a quella dei maestri migliori. Imprescindibili quindi, per celebrare il giorno della memoria, sono le parole del chimico torinese che ci ricorda, proprio dal buio più fondo dell’inferno e senza clamore, la possibilità di scegliere, di districare il caos, di essere uomini. La mitezza e l’assenza di rancore di questo testimone del lato oscuro e gregario dell’uomo non appartengono, ci sembra, ad un passato sepolto ma segnano ancora oggi un confine netto oltre il quale non c’è che barbarie.