Sono passati trent’anni dalla morte di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, di Francesca Morvillo, Rocco Di Cillo, Antonio Montinaro, Vito Schifani, Agostino Catalano, Walter Eddi Cosina, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi, Claudio Traina. Sono passati trent’anni e ancora oggi i familiari delle vittime chiedono verità e giustizia con un coraggio ed una determinazione esemplare.
Due luoghi – il km 5 dell’A29 e via D’Amelio – e due tempi ma, nel nostro immaginario, un’unica strage in due atti: le figure dei due giudici oggi inscindibili. Quegli avvenimenti sono diventati patrimonio di ciascuno di noi attraverso un flusso di immagini e informazioni che ci rimanda il divenire in cui siamo tutti immersi. L’accelerazione oltre misura di quel flusso, la ridondanza anche commemorativa di immagini e dichiarazioni, ci restituisce una visione indistinta delle cose dove emozioni, fatti e riflessioni si sovrappongono. L’equipe artistica condurrà una vera e propria indagine, intorno a quelle parole che denotano, connotano, tracciano, intessono le narrazioni, la storia, le storie di quei tragici avvenimenti. Un’investigazione, dai contorni e dai ritmi di un racconto noir che restituisca alla “parola” complessità, peso, qualità simbolica e nello stesso tempo chiarezza.
L'apertura della serata è affidata alla musica, con un quartetto d'archi a cura del Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino
La serata si concuderà con gli interventi di
Luigi Ciotti, presidente di LiberaGian Carlo Caselli, presidente onorario Libera e già magistratoSalvo Palazzolo, giornalsita de La RepubblicaDavide Mattiello, consulente della Commissione Parlamentare AntimafiaINFO E PRENOTAZIONI Ingresso libero. Prenotazioni Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. tel. 011 3841081